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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

Uova in erba (uova di quaglia su crumble di pane medievale e finta salsa cocktail)

È un piattino gourmet, ma fatto di avanzi, perciò per alcuni ingredienti la quantità è approssimativa. INGREDIENTI per 1 persona 5 uova di quaglia Avanzi di pane (questo è il pane medievale di un forno della località Diacceto [Pelago, FI], fatto con farina di castagne e di farro, noci e mele essiccate, leggermente dolciastro) 5 chicchi di mais cotti 5 germogli di fieno greco (fatti germogliare dai semi) 1 rametto di finocchietto Avanzi di barbabietola rossa cotta Avanzi di manioca lessata 1 cucchiaino di yogurt bianco Olio e.v.o. q.b. Sale q.b. PREPARAZIONE Lessare le uova di quaglia per 4 minuti. Metterle in acqua fredda e sbucciarle. Sbriciolare il pane e tostare le briciole in una padella appena unta di olio. Passare in un setaccino barbabietola e manioca e unire yogurt. Eventualmente aggiungere olio e sale in piccola quantità. Sistemare le componenti del piatto come nella foto. Ovviamente un piatto da lumache faciliterà la disposizione d

La cipolla di Certaldo nell'insalata di tonno e fagioli

Appuntamento del 16 del mese con un nuovo tema del l’Italia nel piatto : «Frutta e verdura IGP o della zona». Trovare frutta e verdura toscana IGP o DOP a primavera è impossibile. In altre stagioni non avrei avuto problemi: penso alle castagne dell’Amiata e della Garfagnana IGP, al marrone del Mugello IGP e a quello di Caprese Michelangelo (AR) che è DOP, al fungo di Borgotaro (che è IGP anche a Pontremoli, MC). In primavera trovo solo un legume, ma secco, perché la raccolta avviene in agosto: il fagiolo di Sorana (PT) IGP; però, spaziando fra i prodotti primaverili del territorio, non posso fare a meno di pensare a un abbinamento dei fagioli con un prodotto che non ha l’IGP ma il Presidio Slow Food, la cipolla di Certaldo (FI) nella qualità ‘statina’ (cioè estatina). La cipolla ‘statina’ viene seminata da giugno ad agosto, trapiantata fra ottobre e novembre e raccolta da maggio in poi sotto forma di cipollotti da consumare crudi (vedi foto qui sotto); giunta a completa matura

Pan del pescatore

Siamo quel che mangiamo, ma io direi anche siamo dove mangiamo. È ben diverso preparare e consumare un pranzo fra le quattro mura di casa o in mezzo alla natura. Ora che la primavera sembra aver deciso di svegliarsi, ecco che il gruppo del l'Italia nel piatto si presenta con un panorama regionale di preparazioni adatte alla vita all'aria aperta, in particolare al pic nic.  I toscani, come del resto moltissimi italiani, oltre ai tradizionali salumi e formaggi, accompagnano di solito le loro scampagnate con torte salate e dolci 'secchi', senza panna e creme che potrebbero impedirne una perfetta conservazione. Perché non pensare allora a un dolcetto mono-porzione che ha anche il vantaggio di evitare l'uso del coltello?  È così che mi è venuto in mente il pan del pescatore, una sorta di biscottone che i pescatori si portavano dietro in gran quantità nel lungo periodo in cui stavano assenti da casa. Farina, zucchero, uova e burro sono nelle proporzioni giu