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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Riso pilaf al brodo di parmigiano, con rigatino, melagrana e polpa di tamarindo

Quando «Il Buon Riso» mi ha contattata per una nuova iniziativa, #ilbuonrisodimamma, sono stata subito entusiasta. Il motto di questa iniziativa, “ricorda, reinventa, condividi”, sembrava così connaturale con il mio concetto di cucina, che immaginavo avrei realizzato prestissimo quello che l'azienda chiedeva, creare un piatto con il loro riso in due versioni: – fedele alla ricetta della mamma – reinterpretata con un tocco contemporaneo nella scelta degli ingredienti, nella preparazione, nell'impiattamento. Al contrario delle mie (e forse delle loro) aspettative, la mia risposta non è stata affatto veloce. Ogni volta che provavo a reinventare un piatto di riso che cucinava la mamma, mi sembrava un tentativo subito fallito di comunicare ciò che l'azienda chiedeva, il “legame indissolubile che attraversa la vita di tutti noi” (cit. dalla lettera di accompagnamento ricevuta da Il Buon Riso, insieme ai loro prodotti). Ma pochi giorni fa, cercando fra le stovigl

Suricitti marchigiani

Oggi l’Italia nel piatto si dedica alla cucina degli avanzi. Ed è giusto così: passate le feste, capita di avere il frigorifero pieno di piattini o contenitori di cibo avanzato che reclamano di rinascere a nuova vita. C’è già un mio articolo odierno dedicato alla toscana ‘francesina’ che ricicla il lesso , qui invece mi occupo delle Marche, perché Annalaura del blog Forchetta e Pennello non ha potuto partecipare. Non riuscirò di sicuro a eguagliare l’esperienza di cucina marchigiana che ha Annalaura, ma spero almeno che l’idea che propongo sia buona. Uscirmene il 2 di gennaio con una ricetta che ricicla la polenta, non è fuor di luogo. Immagino che tanti di noi per il primo dell’anno abbiano preparato cotechino o zampone e le beneaugurali lenticchie, senza dimenticare e senza far mancare l’accompagnamento della polenta. I marchigiani hanno inventato un modo bellissimo e facilissimo per trasformare gli avanzi di polenta in un piatto gustoso ed elegante: i suricitti. In eff

Lesso rifatto o francesina

Gettare via gli avanzi, lo sappiamo tutti, è uno spreco, non esito a dire un crimine contro l’umanità. Per questo l’Italia nel piatto ha deciso di dedicare il mese di gennaio alla cucina degli avanzi, dolci o salati, che in ogni regione ha dato vita a piatti tradizionali. In questo periodo che chiude le feste di fine e inizio anno, può accadere che il frigo sia pieno di avanzi, molti dei quali hanno un aspetto triste, talvolta disfatto e palliduccio, come il bollito misto, che in casa mia è sempre stato un ‘must’ del pranzo di Natale e/o Capodanno, accompagnato da salsa verde e maionese fatta in casa, ma è anche finito spesso in un angolo, sopraffatto dallo smagliante e croccante arrosto misto. Avanzi di bollito misto E se a un toscano avanza il lesso, che cosa ci fa il giorno dopo? Dipende. Polpette col lesso avanzato si fanno in tutta la Toscana, invece, se mi baso sulle mie esperienze e conoscenze, ho l’impressione che la tradizione del lesso avanzato tagliato a