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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Modifica del nuovo layout

Oggi ho inserito l'immagine delle bietoline dietro al titolo. Non è granché, ma almeno rimane una traccia del vecchio layout. Piano piano mi abituerò all'idea di farne a meno. Certo che mi ci vorrebbe un web designer!

Da oggi il blog cambia aspetto

Prima                                                                           Dopo Da oggi il blog cambia aspetto. La decisione è stata presa e attuata in pochi minuti, ma non escludo qualche cambiamento nei prossimi giorni. In particolare, vorrei inserire nell'intestazione l'immagine di quelle verdure, le bietole che un giorno di primavera del 2012 arricchirono la mia acquacotta e mi dettero l'ispirazione per il nome del blog. I ricordi più belli del passato non vanno mai completamente distrutti. Sono la linfa che nutre le nostre speranze per il futuro. 

Spaghetti alle vongole (o lupini), integrali, trafilati al bronzo

C’è differenza fra vongole e lupini. Non sto qui a dire qual è, visto che in rete (non da pesca!) chiunque può trovare istruzioni in merito. Di solito io scelgo i lupini, perché più piccoli e saporiti delle vongole d’allevamento, le uniche che potrei trovare in città. Certo, con le vongole veraci sarebbe tutt’altra cosa. La ricetta, comunque, vale per tutti e tre i tipi di molluschi. Per spurgarli , il solito metodo, che ho imparato dai miei genitori quando ero piccola. D'estate tornavamo spesso dal mare più o meno 'carichi' di arselle ( Donax trunculus ), quelle che altrove chiamano telline, raccolte da noi sulla battigia o comprate dal mitico arsellaio Zazà, che con il suo retino percorreva avanti e indietro il mare dove l'acqua era bassa e, dopo la pesca, l'arenile di Marina di Grosseto.  Foto presa da qui: http://www.spazioliberomaremma.it/2016/11/personaggi-grossetani.html Anche le arselle avevano bisogno di essere spurgate. Sono ben diverse

Mostarda toscana

Conserve estive : ecco il tema del l’Italia nel piatto  per il mese di settembre. Nei campi, negli orti, nelle cucine e nelle dispense, fervono in questo mese le varie attività di conservazione dei doni che la Terra ci offre in estate. Roba del passato? Utopia? O realtà? In tanti, tantissimi casi, realtà. Chi ha voglia e tempo, fa di tutto per conservare frutta e verdura sana e genuina, trattandola e confezionandola in casa in modo da averne una scorta per la stagione fredda, come facevano i nostri nonni, bisnonni, trisavoli, ecc. Quest’anno mi sono dedicata, fra le altre cose, a una conserva caduta quasi totalmente in disuso (come del resto quei pennini e l'inchiostro con cui ho scritto l'etichetta), eppure presente nei libri di cucina toscana: la mostarda, appunto, toscana. È diversa dalle mostarde italiane più famose, come la cremonese , la mantovana e quella di Voghera , dove uno o più tipi di frutta (ma non l’uva) sono conservati con sciroppo di zucchero