La tarda estate di un raveggiolo: raveggiolo agli amaretti su neccio, con foglia di fico al pecorino e fichi 'canditi alla contadina'
Ecco come si potrebbero usare i fichi canditi del mio post del 2 settembre scorso.
INGREDIENTI
per 1 persona
Per
la CIALDA di FOGLIA di FICO
Foglia
di fico (piccola e non vecchia): 1
Pecorino
toscano: 20 g circa (dipende dalla grandezza della foglia)
Fichi:
125 g circa (2 grandi o 3 piccoli)
Zucchero:
50 g
Miele
millefiori: 10 g
Limone:
1/4 di succo e scorza
Vin
Santo: 10 ml
Per
il NECCIO
Farina
di castagne: 75 g
Acqua:
125 ml circa (dipende dall’umidità dell’ambiente e della farina)
Olio:
4 g circa + olio per ungere
Sale:
q.b.
Occorrente:
testi di ferro (vedi qui; in alternativa, piastra di ghisa o padella antiaderente)
Per
il RAVEGGIOLO
Raveggiolo:
80 g
Amaretti:
2
Nepitella
fiorita: un rametto
Pistilli
di zafferano: 6
PREPARAZIONE
Lasciare
a bagno in acqua la foglia di fico per qualche ora, poi asciugarla e metterla
ad essiccare fra fogli di carta assorbente sotto a un peso. Basteranno uno o
due giorni perché diventi sottile e croccante: non deve essere ovviamente secca
del tutto, ma rimanere verde. Al momento della preparazione, accendere il forno
a 200° C. Su un foglio di carta da forno distribuire uno strato di pecorino
grattugiato grande quanto la foglia, togliere il pecorino eccedente dai bordi
della foglia e metterlo sulla superficie, completando la copertura con altro
pecorino. Infornare per 4/5 minuti.
Accendere
il forno a 200° C. Lavare e asciugare bene i fichi. Disporre in una piccola
teglia da forno con i bordi alti metà dello zucchero, i fichi, il miele, il
resto dello zucchero, il succo di limone e la scorza a pezzetti. Mettere in
forno e attendere l'ebollizione. Far sobbollire per 20/30 minuti. Irrorare di
Vin Santo e far evaporare completamente. A questo scopo, è consigliabile
lasciare leggermente aperto lo sportello del forno negli ultimi minuti di cottura.
Far intiepidire.
Miscelare
la farina di castagne setacciata con l’olio, l’acqua e il sale, in modo da
ottenere una pastella omogenea e piuttosto densa. Far arroventare i ferri sul
fuoco (meglio nel camino) e ungerli all’interno con l’olio, usando mezza
patata. Versare due o tre cucchiaiate di pastella (a seconda della grandezza
voluta) al centro di un ferro e sovrapporre l’altro. Dopo 2 minuti girare i
ferri tenendoli premuti con il manico e far cuocere ancora 2 minuti. Nel caso
di cottura in padella, il neccio va girato.
Unire
al raveggiolo, ben scolato dal liquido e frantumato con una forchetta, foglie e
fiori di nepitella, pistilli di zafferano e amaretti sbriciolati.
Sul neccio disporre un cerchio di raveggiolo,
sovrapporvi la cialda di foglia di fico e i fichi con il loro sciroppo.
Ciao, complimenti per il tuo blog, sembra molto ben fatto e mi darà sicuramente spunto per nuove e gustose ricette. Volevo chiederti, sai dove si possono trovare i ferri per i necci??io vivo a Livorno ma posso spostarmi per cercarli...
RispondiEliminaMichelangelo
Ciao, Michelangelo! Grazie per il tuo apprezzamento. Ho trovato i ferri l'anno scorso a Firenze nella mesticheria Mazzanti, in Borgo la Croce 65 (di fianco alla chiesa di Sant'Ambrogio). Ne avevano solo due paia 'dimenticati' in uno sgabuzzino, chissà se ne hanno ancora uno. Li ho cercati in negozi di casalinghi più noti a Firenze, come Bartolini, ma non li ho trovati. Mi hanno detto che è facile trovarne a Pistoia. Buona fortuna!
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