Oggi l'Italia nel piatto fa la pasta fresca! O la pasta all'uovo o la sfoglia o la pasta fatta in casa… Non so se esistono altri nomi, in Italia, per definire il risultati di un insieme di gesti 'atavici' che uniscono la farina all'acqua o alle uova, dando vita alle innumerevoli ricette che da Nord a Sud, da Est a Ovest, costellano la penisola e le isole italiane.
L'elenco è lunghissimo: esistono forse tante ricette e tanti formati quanti sono le cuoche e i cuochi, professionisti e non. Potremmo comunque tentare di fare alcune grandi suddivisioni. Riguardo all'impasto: pasta con farine di tutti i cereali (e non solo cereali), pasta all'uovo, pasta con soli tuorli, pasta all'acqua, pasta con aggiunta di olio e senza olio, per non parlare delle paste 'colorate' con vari ingredienti. Riguardo ai formati: pasta lunga (piatta o a sezione rotonda o quadrata), pasta corta, pasta ripiena.
In Toscana come risultato finale troviamo, oltre ai notissimi pici (con i meno noti pinci e i lunghetti), pappardelle, tagliatelle, taglierini e pochi formati corti che distinguono ristrette aree geografiche. Quanto alla pasta ripiena, anche qui le differenze non mancano, sia nel formato che nella farcia. Dopo lunga riflessione, superando l'imbarazzo della scelta fondamentale fra pasta corta, lunga e ripiena, ho scelto di rappresentare la Toscana con i tortelli maremmani, farciti di ricotta e spinaci (e/o bietole). Vediamo subito la ricetta.
INGREDIENTI per 4/6 persone (circa 24 tortelli, dipende da quanto riuscite a fare sottile la pasta)
L'elenco è lunghissimo: esistono forse tante ricette e tanti formati quanti sono le cuoche e i cuochi, professionisti e non. Potremmo comunque tentare di fare alcune grandi suddivisioni. Riguardo all'impasto: pasta con farine di tutti i cereali (e non solo cereali), pasta all'uovo, pasta con soli tuorli, pasta all'acqua, pasta con aggiunta di olio e senza olio, per non parlare delle paste 'colorate' con vari ingredienti. Riguardo ai formati: pasta lunga (piatta o a sezione rotonda o quadrata), pasta corta, pasta ripiena.
In Toscana come risultato finale troviamo, oltre ai notissimi pici (con i meno noti pinci e i lunghetti), pappardelle, tagliatelle, taglierini e pochi formati corti che distinguono ristrette aree geografiche. Quanto alla pasta ripiena, anche qui le differenze non mancano, sia nel formato che nella farcia. Dopo lunga riflessione, superando l'imbarazzo della scelta fondamentale fra pasta corta, lunga e ripiena, ho scelto di rappresentare la Toscana con i tortelli maremmani, farciti di ricotta e spinaci (e/o bietole). Vediamo subito la ricetta.
INGREDIENTI per 4/6 persone (circa 24 tortelli, dipende da quanto riuscite a fare sottile la pasta)
Per la PASTA:
150 g farina 00
150 g di semola rimacinata di grano duro
3 uova medie
1 cucchiaio di olio e.v.o.
1/2 cucchiaino di sale
Per la FARCIA:
500 g ricotta di pecora
150 g bietole cotte (300 g da crude)
150 g spinaci cotti (300 g da crudi)
80 g pecorino (o parmigiano)
noce moscata q.b.
sale q.b.
pepe q.b. (opzionale)
1 uovo (opzionale, ma allora va aumentato il pecorino di almeno 20 g)
Per il CONDIMENTO:
80 g di burro
12 foglie di salvia
40 g di parmigiano o pecorino
N.B. Altri condimenti usati in Maremma per i tortelli sono funghi porcini, ragù di carne maremmana, ragù di cinghiale. Qui un esempio con il cinghiale macinato.
pepe q.b. (opzionale)
1 uovo (opzionale, ma allora va aumentato il pecorino di almeno 20 g)
Per il CONDIMENTO:
80 g di burro
12 foglie di salvia
40 g di parmigiano o pecorino
N.B. Altri condimenti usati in Maremma per i tortelli sono funghi porcini, ragù di carne maremmana, ragù di cinghiale. Qui un esempio con il cinghiale macinato.
PREPARAZIONE
Per ottenere la pasta all'uovo, disporre a fontana sulla spianatoia la farina setacciata, con al centro le uova, il sale e l'olio.
Con una forchetta sbattere le uova in modo da far ricadere all'interno la farina. Quando tutta la farina sarà amalgamata, impastare premendo con i palmi delle mani per circa 10 minuti, fino a ottenere una palla. Rotolarla nella semola e metterla a riposare per almeno 30 minuti avvolta nella pellicola o in un telo umido. Non deve assolutamente seccarsi.
Preparare intanto la farcia. Mettere a scolare la ricotta. Lavare bietole e spinaci, togliere le eventuali parti dure delle coste e sbollentarle con la loro acqua. Appena saranno tenere, strizzarle bene e metterle a scolare. Tritarle al coltello (non con il frullatore) e unirle alla ricotta lavorata con gli altri ingredienti. Coprire e mettere in frigorifero.
Riprendere la pasta, stenderla con il mattarello o a macchina fino allo spessore minimo che si riesce a raggiungere senza che si rompa; il bordo infatti verrà di spessore doppio, quindi la pasta non dovrà risultare troppo grossa. Tagliare strisce larghe 16 cm e lunghe quanto si vuole, meglio un multiplo di 8 Se si fa la pasta a macchina, sarà forse impossibile ottenere strisce larghe 16 cm a macchina, perciò si faranno larghe 8 cm e poi procederemo diversamente nella farcitura.
Vediamo il caso di strisce alte 16 cm: basta mettere dei cucchiai colmi di farcia allineati e distanziati secondo questo schema:
poi ripiegare il lembo superiore sulla farcia, premere con le dita per togliere l'aria, schiacciare i bordi e la pasta fra un tortello e l'altro con i rebbi di una forchetta (in modo da creare quello che viene chiamato 'marciapiede') e infine tagliare i tortelli con il coltello (c'è chi usa la rotella dentata).
Se invece si saranno create strisce larghe 8 cm, si dovranno tagliare segmenti lunghi 16 cm che si riempiranno ad uno ad uno con 1 cucchiaio colmo di farcia; dopodiché si ripiegano e si procede come sopra.
Ecco i tortelli crudi:
Attualmente il tortello maremmano è un PAT (prodotto agroalimentare tradizionale), inserito in un apposito elenco ministeriale, che è una specie di 'limbo' per i prodotti non DOP e non IGP. Nella grande distribuzione si trova purtroppo con marchi di produttori non solo maremmani (cioè della provincia di Grosseto), ma anche e soprattutto delle altre province toscane e perfino di Bologna o altre città non toscane.
È un vero peccato perché in questo modo non esiste un disciplinare da rispettare e le varianti negli ingredienti e perfino nella forma portano talvolta a snaturare una lunga e secolare tradizione locale. Speriamo che prima o poi la Maremma riesca a ottenere per il tortello un riconoscimento DOP.
Esistono, è vero, altri tortelli con ricotta e spinaci in Italia, ma si differenziano nel procedimento o negli ingredienti; per esempio i tortelli piacentini 'con la coda' o i tortelloni emiliani ricotta e spinaci (ma sono triangoli girati intorno al dito) o i tortelli d'erbetta alla parmigiana, più piccoli e rettangolari (e con molta più ricotta e parmigiano), o, infine, nella stessa Toscana, i tordelli versiliesi, che non si differenziano solo per la d, ma per la forma (a cerchio) e per il ripieno, che prevede oltre a ricotta e bietole (o spinaci), anche macinato di manzo e maiale ed erbe aromatiche.
Preparare intanto la farcia. Mettere a scolare la ricotta. Lavare bietole e spinaci, togliere le eventuali parti dure delle coste e sbollentarle con la loro acqua. Appena saranno tenere, strizzarle bene e metterle a scolare. Tritarle al coltello (non con il frullatore) e unirle alla ricotta lavorata con gli altri ingredienti. Coprire e mettere in frigorifero.
Riprendere la pasta, stenderla con il mattarello o a macchina fino allo spessore minimo che si riesce a raggiungere senza che si rompa; il bordo infatti verrà di spessore doppio, quindi la pasta non dovrà risultare troppo grossa. Tagliare strisce larghe 16 cm e lunghe quanto si vuole, meglio un multiplo di 8 Se si fa la pasta a macchina, sarà forse impossibile ottenere strisce larghe 16 cm a macchina, perciò si faranno larghe 8 cm e poi procederemo diversamente nella farcitura.
Vediamo il caso di strisce alte 16 cm: basta mettere dei cucchiai colmi di farcia allineati e distanziati secondo questo schema:
poi ripiegare il lembo superiore sulla farcia, premere con le dita per togliere l'aria, schiacciare i bordi e la pasta fra un tortello e l'altro con i rebbi di una forchetta (in modo da creare quello che viene chiamato 'marciapiede') e infine tagliare i tortelli con il coltello (c'è chi usa la rotella dentata).
Se invece si saranno create strisce larghe 8 cm, si dovranno tagliare segmenti lunghi 16 cm che si riempiranno ad uno ad uno con 1 cucchiaio colmo di farcia; dopodiché si ripiegano e si procede come sopra.
Ecco i tortelli crudi:
La lavorazione va fatta velocemente, altrimenti la pasta si secca e le strisce non si chiudono bene. Tenere comunque coperta la pasta che non si utilizza.
Cuocere i tortelli con acqua salata in leggera ebollizione. Scolarli uno a uno e disporli su un canovaccio per farli leggermente asciugare.
In un padellino rosolare appena le foglie di salvia nel burro fuso. Versare questo condimento nel piatto di servizio sotto e sopra i tortelli e rifinire con parmigiano o pecorino a scagliette.
È un vero peccato perché in questo modo non esiste un disciplinare da rispettare e le varianti negli ingredienti e perfino nella forma portano talvolta a snaturare una lunga e secolare tradizione locale. Speriamo che prima o poi la Maremma riesca a ottenere per il tortello un riconoscimento DOP.
Esistono, è vero, altri tortelli con ricotta e spinaci in Italia, ma si differenziano nel procedimento o negli ingredienti; per esempio i tortelli piacentini 'con la coda' o i tortelloni emiliani ricotta e spinaci (ma sono triangoli girati intorno al dito) o i tortelli d'erbetta alla parmigiana, più piccoli e rettangolari (e con molta più ricotta e parmigiano), o, infine, nella stessa Toscana, i tordelli versiliesi, che non si differenziano solo per la d, ma per la forma (a cerchio) e per il ripieno, che prevede oltre a ricotta e bietole (o spinaci), anche macinato di manzo e maiale ed erbe aromatiche.
Per la Toscana, dunque, la mia scelta è ricaduta su un piatto tradizionale non tanto di Firenze, dove vivo, ma della terra dove sono nata, la Maremma. È bello poter scegliere ogni volta fra le numerosissime tradizioni locali. Ma ogni tanto ci vogliono anche quattro passi fuori dalla propria regione. E allora venite con me a vedere che cosa hanno combinato le mie amiche sulle spianatoie di tutta Italia.
Piemonte: Agnolotti piemontesi conditi con la (il?) barbera
Trentino-Alto Adige: Frittatensuppe
Friuli-Venezia Giulia: Blecs con Tazzelenghe
Lombardia: Tortelli di zucca mantovani
Veneto: Bigoli con ragù d'anatra
Emilia Romagna: Maccheroni alla bobbiese
Liguria: Tagliolini alle borragini con crema di ricotta
Marche: Le pincinelle marchigiane per l'Italia nel piatto
Umbria: Tagliolini con battuto
Abruzzo: Maccheroni alla chitarra
Lazio: Gli strigliozzi
Campania: Pettole e Fagioli
Basilicata: Fusilli lucani - maccheroni filati al ferretto
Puglia: Orecchiette con purè di fave e cipolla rossa di acquaviva
Calabria: Struncatura cà muddhica e alici salati
Sicilia: Ravioli di ricotta
Sardegna: Is Culurgionis Ogliastrini
http://dolcitentazionidautore.blogspot.it/2015/10/i-culurgionis-ogliastrini.html
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Meravigliosi tortelli e meraviglioso ripieno. La pasta fresca è un mondo a parte!
RispondiEliminaLa Giovanna è la Giovanna! E la Toscana non sbaglia un colpo! Sempre bravissima Giovanna. Mi viene voglia di mangiarli anche solo guardando la foto!
RispondiEliminaadoro la pasta ripiena, tortelli fantastici e mi piace molto lo schema, chiaro e utilissimo, a presto
RispondiEliminaChe buoni questi tortelli!!
RispondiEliminaComplimenti Giovanna, impossibile non riuscire a fare i tortelli con tutte le spiegazioni che hai dato. E immagino quanto siano buoni, un abbraccio a presto
RispondiEliminaChe spettacolo Giò...amo i tortelli!!! Un bacio
RispondiEliminaNon avevo mai provato a condire i ravioli anche con il ragù!
RispondiEliminaAmo profondamente la pasta fresca ripiena (non a caso anche il mio post è su quella), e i tortelli maremmani sono divini!
RispondiEliminaLa mamma di un mio amico (maremmana, appunto) li prepara con le patate, ed è sempre così carina da farne un po' anche per me.. peccato non durino mai molto :D
a questo giro mio figlio starebbe spiaccicato sullo schermo per quanto adora le paste ripiene!
RispondiEliminacome sempre bel post e sempre precisa!
un bacione
ecco il Pat mi mancava! da noi vanno molto i DeCo vale a dire la denominazione comunale d'origine, giusto perchè così i comuni si accapigliano per ottenerla, non hanno un vero disciplinare, ma almeno definiscono ingredienti, dimensioni e procedure.
RispondiEliminaOttimi i tuoi tortelli! complimenti!
Tortelli giganteschi e infinitamente buoni! Complimenti!
RispondiEliminaCaspita Giovanna, che post interessante e dettagliato! Complimenti cara! E che spettacolo i tuoi tortelloni!!!! Si vede subito che sono squisiti! Complimenti!
RispondiEliminaIo adoro i tortelli con questi ripieno .. complimenti
RispondiEliminaGiovanni questi tortelli sono spettacolari !!!
RispondiEliminaChe appetito mi hai fatto venire Giovanna.Questi tortelli sono fantastici e tu sei stata bravissima.Complimenti.
RispondiEliminaIgnoranza mia: non sapevo che i tortelli maremmani fodero questi! Credevo fossero con un ripieno di carne. Buono a sapersi
RispondiEliminaRispondo a "Dolci tentazioni d'autore": la Toscana sbaglia molti colpi, ma la Giovanna nessuno. È la cuoca più grande del mondo!
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