Nel giorno in cui
avrei dovuto partecipare al “Gran Premio dell’Insalata di Riso ...” (non faccio
nomi, visto che non partecipo e visto che l’azienda sponsor produce un riso non particolarmente
esaltante, secondo me), pubblico nel blog la ricetta che avevo preparato.
Per vari motivi, indipendenti dalla mia volontà, ma connessi purtroppo all’organizzazione della gara, mi sono ritirata a 3 giorni dalla data
prevista. Luogo: Mercato Centrale di San Lorenzo, Firenze. Data: oggi alle ore 12. Avevo già fatto le foto della ricetta, eseguita con uno dei tre risi previsti da quella azienda, due dei quali
sono ai cereali. Pubblico dunque la ricetta così come l'avevo inviata a Leonardo Romanelli per la selezione.
Questa insalata di riso integrale, avena e grano, che ho ‘colorato’
di zafferano e bucce di cipolla, è arricchita da un condimento che ‘strizza
l’occhio’ al “cignale dolce-forte” artusiano, anche se ovviamente il cinghiale
non è caldo. Dal cinghiale si ricava invece una sorta di ‘tonno’ freddo
sott’olio, che qui si accompagna con il ‘dolce’ e piccante della mostarda
cremonese e il ‘forte’ del pompelmo e dei mirtilli. Completano l’armonia dei
sapori e delle consistenze l’amaro e il croccante delle fave di cacao (omaggio
all’ingrediente “cioccolata” dell’Artusi), la freschezza, pure croccante, del
cavolo cappuccio e la nota intensa e speziata dei germogli di fieno greco.
INGREDIENTI per 6
persone
300 g di riso integrale,
avena e grano
Acqua, 3 volte il
volume del riso
buccia di 1 cipolla
rossa
zafferano q.b.
sale q.b.
olio e.v.o.
succo di pompelmo
250 g di mirtilli
300 g di mostarda
cremonese (pera, ciliegia e albicocca)
1 cuore di cavolo cappuccio
(piccolo e tenero)
germogli di fieno
greco q.b.
12 fave di cacao
200 g di ‘tonno’ di
selvaggina (cinghiale, lepre o capriolo)
PROCEDIMENTO
– In ordine di
tempo, occorre innanzi tutto preparare il ‘tonno’ di selvaggina con una
settimana di anticipo, se non lo trovate confezionato. In commercio (o tramite
e-commerce) si trovano facilmente il ‘tonno’ del Chianti (suino), il ‘tonno’ di
coniglio (piemontese) e il ‘tonno’ di Firenze (di manzo mugellano). Potete
usare questi prodotti già pronti per abbreviare i tempi, ma, se volete
preparare un tonno di selvaggina, scegliete quella che preferite (nella mia ricetta
il cinghiale), circa 1 kg, tagliatela a pezzi e cospargetela di sale grosso in
un contenitore da tenere in frigo per 5 giorni. Lavate la carne e mettetela in
una pentola con alloro, ginepro e pepe nero; coprite con 1 litro e mezzo di
vino bianco e cuocete a fuoco bassissimo per 5/10 ore (dipende dal tipo di
carne). Una volta cotta e raffreddata, scolatela e disponetela in vasetti di
vetro. Coprite con olio e.v.o. delicato, chiudete e conservate i vasetti in
frigorifero.
– Altra preparazione
da fare in anticipo è quella dei germogli di fieno greco, se non li trovate già
pronti. Si mettono i semi a germogliare 6 giorni prima su uno strato di ovatta (meglio
in un germogliatore) da tenere sempre umida.
– Riso e cerali si
cuociono secondo il metodo di cottura giapponese del riso, cioè nel suo vapore. Quello
raccomandato dall’azienda sponsor cuoce (secondo loro) in 16 minuti perché
probabilmente è parboiled. Io ci ho messo mezz’ora. Resta comunque piuttosto
duro. Vi consiglio risi e cereali non parboiled, a costo di allungare i tempi
di un’altra mezz’ora! Si porta a bollore il riso con acqua, foglie di cipolla,
sale e zafferano, poi si copre e si cuoce a fuoco medio per 10 minuti,
dopodiché si riduce la fiamma al minimo per 10 minuti, infine si spegne il
fuoco e si fa riposare sempre coperto per 10 minuti. Alla fine sgraniamo con la
forchetta, condiamo con un’emulsione di succo di pompelmo e olio e.v.o. e mettiamo
a raffreddare su un piano di vetro o ceramica. Quando è freddo, conserviamo in
frigo.
– Uniamo in una ciotola
cavolo cappuccio tritato, mirtilli, mostarda cremonese (qui pere, ciliegie e
albicocche) e il ‘tonno’ di selvaggina, il cui olio di conserva sarà utile per
condire il tutto. Assaggiamo ed eventualmente aggiustiamo di sale. Mescoliamo
con riso e cereali, aggiungiamo i germogli di fieno greco e, se
necessario, succo di pompelmo e conserviamo in frigorifero. Al momento di
servire cospargiamo con fave di cacao tritate. Nella foto qui sotto anche fiori
di campanula e petali di garofanini. La temperatura di servizio dovrebbe essere
intorno ai 10° C.
Sembra un quadro! Un'insalata di riso magnifica :)
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