Definizione di sbroscia: minestra brodosa e insipida. I toscani, di fronte a una minestra per niente appetitosa, una brodaglia insomma, dicono: che sbroscia! I toscani, ma forse non tutti. In Versilia, nella parte nord-occidentale della Toscana fra le Alpi Apuane e il Parco di San Rossore, esiste gente ironica, fantasiosa – basti pensare ai carri del Carnevale di Viareggio – che è stata capace di attribuire un nome così poco invitante a un'antica minestra, anzi, a una zuppa, perché l'aggiunta del pane è indispensabile.
L'antica sbroscia versiliese era fatta con ingredienti poveri, gli 'odori', i fagioli secchi, che fra le provviste non mancavano mai, e la zucca. In realtà pare che in origine si usasse uno zucchino ingrossato di quelli che rimanevano nei campi e non si buttavano via, perché... tutto fa brodo, anzi, tutto fa sbroscia. Purtroppo ora è difficile trovare la sbroscia nei menu dei ristoranti e si capisce il perché: il nome non è molto invitante. Però è una zuppa casalinga tramandata per generazioni che vale la pena provare e riportare a nuova vita. Si dice che abbia avuto origine nei conventi dei frati francescani.
Con questa zuppa partecipo al tema del mese dell'Italia nel piatto "Un piatto del passato", che possa illustrare la cucina povera e semplice di un tempo. Se volete vedere questa ricetta cucinata e raccontata da un livornese DOC, guardate questo video.
INGREDIENTI per 4/5 persone
800 g di zucca (e/o zucchini grossi)
400 g di fagioli rossi secchi (in realtà ho usato il fagiolo di San Giuseppe o fagiolo malato di Lucca)
1 cipolla
1 carota
1 costola di sedano
2 spicchi d'aglio
1 rametto di salvia
pane toscano casereccio
peperoncino, sale e pepe
olio e.v.o.
PROCEDIMENTO
Lessare i fagioli (messi a bagno per 12 ore) con foglie di salvia e 1 spicchio di aglio.
In acqua salata lessare al dente la zucca a cubetti.
Nel frattempo preparare un soffritto con sedano, carota, cipolla e aglio tritati, in olio e peperoncino.
Aggiungere il soffritto alla zucca con la sua acqua.
Unire quattro ramaioli (= mestoli) di fagioli e far bollire la minestra a fuoco medio per 20 minuti.
Aggiustare di sale. Servire nei piatti aggiungendo pepe, olio e fette di pane.
N.B. Ho aggiunto alla fine del prezzemolo tritato.
Per finire, una scelta di piatti poveri del passato provenienti da tutta Italia.
Questa zuppa ha solo il nome di poco appetitoso, a vederla è molto invitante.
RispondiEliminaTantissimi Auguri di Buona Pasqua
Sono d'accordo con Miria! Auguri Gio buona Pasqua :)
RispondiEliminavederla è proprio bella, sarà l'arancione della zucca! Tanti cari auguri di buona Pasqua!
RispondiEliminaBellissima e deve essere squisita ^_^
RispondiEliminaQuesti sono i piatti di cui vado matta, semplici, nutrienti, ricchi di gusto! Si il nome non sarà molto invitante, ma ha un aspetto che dice tutto! Fantastica!
RispondiEliminaNon la conoscevo ma mi sa proprio di buono, per me un vero comfort food! Buona Pasquetta
RispondiEliminaLe zuppe sanno sempre regalare gustose emozioni.
RispondiEliminaGrazie per averla condivisa
povera.. ma speciale!!!
RispondiEliminaciao, elisa
Ha un aspetto molto invitante, dev'essere ricca di sapore, a me piace anche il nome, non si dimentica! Bella ricetta, un abbraccio buona settimana
RispondiEliminaUna zuppa coloratissima che non conoscevo!
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