La minestra con la palla, detta anche 'sulla palla', è una specialità livornese che si usa molto in inverno perché in questo periodo il cavolfiore (la 'palla') è assai più saporito che nel resto dell'anno. Fra l'altro il cavolfiore è un alimento ipocalorico (25 kcal per 100 g) e ricco di principi nutritivi, come calcio, potassio, fosforo, ferro e vitamina C. Contiene principi attivi antiossidanti, antibatterici e antinfiamatori. Sembra che le sue proprietà possano controllare il livello di zuccheri nel sangue.
Ideale dunque per una disintossicazione dopo gli stravizi delle festività di fine anno, l'ho scelto per rappresentare la Toscana nel gruppo l'Italia nel piatto, che dedica il mese di gennaio alle "Verdure invernali". In tempo di guerra e nel dopoguerra la produzione era molto alta anche negli orti privati livornesi, perché questo alimento a basso costo, insieme al pane, poteva sfamare con poca spesa ma tanto gusto. Se poi si avevano a disposizione pasta e pomodoro, diventava un'ottima minestra che riutilizzava anche l'acqua di cottura del cavolo.
La minestra si fa con un procedimento semplicissimo. Si precuociono le cimette del cavolo e le foglie nell'acqua, si scolano e si finiscono di cuocere in un soffritto di odori a cui si è aggiunto il concentrato o la polpa fine di pomodoro insieme all'acqua di cottura del cavolo. Per finire, si aggiunge la pasta. Ma quale pasta? I pareri dei livornesi sono divergenti. C'è chi mette gli spaghetti spezzati, chi le reginette o le mafalde (nella foto sopra, le mafalde corte), chi la gramigna piccola o grossa (foto sotto), chi i bombolotti (i paternostri o ditalini rigati), chi i sedanini o le penne.
INGREDIENTI per 4 persone
200 g di pasta
1 cavolfiore (circa 600 g)
1 cipolla
1 carota
1 costa di sedano
2 cucchiai di concentrato di pomodoro o 200 g di polpa fine
40 g di pecorino toscano
Olio e.v.o.
Semi di finocchio (facoltativo)
Sale
Peperoncino o pepe
PROCEDIMENTO
– Dividete il cavolo in cimette. Tritate il torsolo. Lessate in acqua bollente leggermente salata per 10 minuti insieme alle foglie, tranne le più tenere che serviranno per la decorazione.
– In un'ampia casseruola fate un soffritto di cipolla, carota, sedano e peperoncino (se vi piace, altrimenti aggiungete pepe alla fine).
– Unite il pomodoro concentrato o la polpa. Fate insaporire 10 minuti, poi aggiungete il cavolo lesso e fatelo bollire aggiungendo via via l'acqua di cottura, finché non è stracotto. Potete schiacciarlo rimestando in modo da formare in parte una crema (prima foto). N.B. Così vuole la tradizione, ma nella seconda foto potete vederlo al dente, come piace a me (seconda foto).
– Aggiustate di sale, unite la pasta e, un po' per volta, l'acqua di cottura del cavolfiore necessaria per cuocerla. Negli ultimi minuti di cottura aggiungete le foglie tenere che così, senza stracuocere, rimarranno 'croccanti'.
– Impiattate mettendo le foglie al centro, una spolverata di pepe, semi di finocchio macinati e pecorino grattugiato.
Concludo, come sempre, con un ideale tour gastronomico nelle varie regioni italiane, questa volta sul tema "Verdure invernali".
Valle d’Aosta. Minestra di porri
Piemonte. Minestra di Riso e Cavolo: Ris e Còj
Liguria. Polpettone di bietole
Lombardia. Parmigiana di bietole
Trentino-Alto Adige. Zuppa di verza, patate e funghi
Veneto. Pesto di broccolo fiolaro
Emilia-Romagna. Cipollata o Zigulleda
Umbria. Cipolle sotto la cenere
Marche. Cavolfiore gratinato con la besciamella
Lazio. Puntarelle e alici
Abruzzo. Finocchi gratinati al forno
Molise. Riso e verza
Campania. Spaghetti e friarielli
Puglia. Cime di rape al limone
Basilicata. Purè di fave e cicoria
Calabria. Licurdia
Sicilia. Bietole al pomodoro
Sardegna. Melanzane con pesto di acciughe
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Adoro questo piatto e lo preparo spesso, non sapevo fosse di tradizione toscana.. quante cose si imparano nella nostra rubrica. Un abbraccio e buon anno LA
RispondiEliminaAnche a me piace molto questa minestra! Buon anno Gio :)
RispondiEliminamai sentita, eppure mi ispira parecchio soprattutto la versione più densa, quanto alla pasta non saprei quale scegliere ..facciamo la gramigna!
RispondiEliminaBuon anno!!
Anche io avrei scelto la gramigna e anche io adoro lasciarlo al dente, mi piace troppo così. Simpatico come chiamate il cavolfiore. Buon anno!!!
RispondiEliminache buona deve essere! Assomiglia un po' alla minestra col broccolo che faceva mia madre. Voglio provarla, mi piace tanto la tua ricetta, io ci metterò i ditalini rigati. Un abbraccio e buon anno!
RispondiEliminaE questa si che di palla mi piace!!
RispondiEliminaUn'ottimo primo piatto, caldo e confortevole, mi piace molto!
Ne approfitto per farti gli auguri di buon anno!
Come sempre le ricette toscane hanno nomi molto particolari. Ricetta che sono tentata di provare.
RispondiEliminaBuon anno
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