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Baccalà dolce-forte


Quando ho saputo qual è il tema scelto dall'Italia nel piatto per questo mese, "Il pesce a tavola in occasione delle feste natalizie", mi sono sentita un po' spiazzata. Non ho ricordi che siano legati all'usanza di mangiare pesce per Natale o Santo Stefano o per il cenone di San Silvestro. In casa mia, in Maremma, le 'adunate' di parenti avvenivano a pranzo il 25 e, in tono minore, il primo dell'anno. I piatti tradizionali erano (e tuttora sono) quelli toscani tipici delle grandi occasioni: crostini di fegatini e milza, brodo di cappone, tortelli o pappardelle, cappone lesso e bollito misto con salsa verde e maionese fatta a mano, arrosti di pollo e maiale, cacciagione in umido, sformati di cardi, carciofi o altre verdure.

Non esiste un piatto di pesce tradizionale per le feste natalizie che sia diffuso in tutta la Toscana, tuttavia nella zona dell'Argentario (sud della regione) è tradizione mangiare anguilla e capitone; avendo difficoltà a trovarne a Firenze, soprattutto ora, con tanto anticipo rispetto al Natale, ci ho subito rinunciato. Se proprio devo cucinare un pesce, ho pensato, punterò sul baccalà, perché le ricette tradizionali toscane con baccalà, anche se non natalizie, non mancano. Ne conosco almeno tre, quasi uguali: alla fiorentina, alla livornese, alla maremmana.

Ho deciso di fare quello alla livornese e, per trovare una ricetta doc, ho consultato il libro di Paolo Ciolli, Livorno la ghiotta. La città e le sue ricette, Livorno 2014. Altro che "baccalà alla livornese"! Oltre a quello classico, ci sono ben 9 ricette. Il titolo che più mi ha colpito è stato il "Baccalà in dolce e forte", perché il condimento in dolce e forte a me piace tantissimo. Scelta non casuale! Arrivo alla fine della ricetta e cosa leggo? «Era uso mangiarlo a Livorno la vigilia di Natale». Non potevo trovare di meglio. Anche perché, devo dire, il risultato è stato del tutto inatteso: il miglior piatto di baccalà che abbia mai mangiato. Eccolo dunque, con ingredienti e procedimento, come sempre.

INGREDIENTI per 4 persone

1 kg di baccalà ammollato
300 g di pomodoro fresco
30 g di uvetta sultanina
20 g di pinoli
10 g di zucchero
50 ml di aceto
1/2 bicchiere di vino bianco
scorza di limone
1 piccola cipolla
1 pezzetto di porro
2 spicchi di aglio
1 punta di peperoncino
1 manciata di prezzemolo
olio e.v.o. q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
farina q.b.

PROCEDIMENTO

– Ammollare l'uvetta per mezz'ora.
– In una padella soffriggere dolcemente nell'olio il porro, la cipolla, l'aglio e il peperoncino. 
– Tagliare il baccalà a quadrotti, togliere le lische, se ci sono, e la pelle se non piace. Infarinarlo e farlo rosolare in padella.
– Unire aceto, vino bianco, zucchero, far insaporire ed evaporare.
– Aggiungere i pomodori pelati e tritati e, dopo qualche minuto, uvetta e pinoli. Coprire e far cuocere ancora 5 minuti.
– Regolare di sale e pepe. Aggiungere scorza di limone grattugiata e prezzemolo tritato un attimo prima di spegnere il fuoco. 


Se qualcuno conosce bene il libro di Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, avrà notato che il titolo che ho scritto, "Baccalà dolce-forte" con il trattino, è uguale a quello di una delle sue ricette (vedi foto qui sopra). Nel libro di Paolo Ciolli da cui ho preso la ricetta, invece, il titolo è "Baccalà dolce e forte". Ho preferito il titolo artusiano, anche se, devo dire, ci sono molte differenze nella ricetta, prima fra tutte, manca il pomodoro. Avevo già provato un condimento dolce-forte per il baccalà qualche anno fa insieme al riso rosso (vedi qui) e senza pomodoro, ma devo dire che questa versione livornese col pomodoro mi ha sorpreso e mi è piaciuta molto di più.


Passiamo al resto d'Italia e vediamo quali ricette tradizionali di pesce si cucinano in occasione delle feste natalizie.

Valle d’Aosta: Trota alla Valdostana
Lombardia (fatto da Toscana): Baccalà ovvero stoccafisso alla bresciana
Sardegna: Sardine ripiene


Commenti

  1. Molto buono questo baccalà dolce-forte e tu sei proprio brava!

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  2. L'ho sempre sentito nominare e non l'ho mai assaggiato. Intrigante, la lista degli ingredienti mi dice che almeno una volta nella vita va provato. Buona giornata

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  3. Mi ispira tantissimo questo piatto e la presentazione è favolosa!
    Baci,
    Mary

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  4. Spettacolare, sento il sapore di questa ricetta attraverso la foto... A presto LA

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  5. Questo piatto si mangia con gli occhi!!!
    Favolosa presentazione e favolosa ricetta!!
    Un saluto
    Sabrina

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  6. Anche io avrei scelto la versione al pomodoro! Deve essere proprio delizioso.

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  7. buonissima questa ricetta. Evidentemente il baccalà è un pesce molto diffuso in tutte le regioni. Il baccalà con l'uvetta e i pinoli lo faceva sempre mia madre chiamandolo baccalà alla romana, conosciuto anche come baccalà alla giudia, per la versione ebraico-romanesca tuttora diffusissima da queste parti. Confermo quindi la bontà del tuo piatto che oltretutto ha un aspetto assai invitante!! Complimenti!

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  8. È diventato una delle pietanze preferite in famiglia, lo faccio spesso. Lo apprezziamo tanto.

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