INGREDIENTI (per 8 persone secondo l’Artusi, ma a me pare che basti al massimo per 6)
Baccalà:
500 g
Latte
(o panna): 1 dl
Olio
e.v.o.: 200 g
Pomodori
secchi sott’olio: 2 (4 falde)
Barbabietola
lessa: 30 g
Foglie
di rapa (anche con le cime, se ci sono): 500 g
Sale
q.b.
Olio
e.v.o.: 4 cucchiai
Aglio:
1 spicchio
Alloro:
1 foglia
Panna
liquida: 4 cucchiai
PREPARAZIONE
Lavate
il baccalà e dissalatelo (se già non lo fosse) con questo procedimento: mettetelo
in ammollo per 24 ore cambiando l’acqua tre volte al giorno. Dopo queste prime
24 ore eliminate la pelle e le eventuali lische, fatelo a pezzi e rimettetelo
in ammollo altre 24 ore, cambiando l’acqua almeno tre volte al giorno.
Scolatelo, asciugatelo e pestatelo in un mortaio. Se non avete il mortaio,
frullatelo con un po' di latte.
Mettete
a cuocere con il resto del latte la poltiglia ottenuta. Quando il latte si sarà
ritirato completamente, aggiungete i pomodori secchi frullati insieme alla
barbabietola.
Fate
ritirare e poi, a fuoco basso, unite un po' per volta l'olio a filo,
continuando a rimestare, per circa un'ora, come se faceste una maionese. Sarà
pronto quando, facendolo riposare qualche minuto, non rilascerà più olio.
Prima
della fine della cottura, controllate il colore: se volete un rosa più intenso,
aggiungete qualche cucchiaio dell'acqua di cottura della barbabietola e fate
ritirare.
Lessate
le foglie di rapa per 10 minuti in acqua salata, scolatele e strizzatele.
Rosolate aglio e alloro nell'olio, unite le foglie di rapa e fate assorbire il
condimento.
Togliete
aglio e alloro, frullate le foglie di rapa e passatele al passaverdura*. Dovrà
risultare una salsa granulosa, che richiami la superficie di un prato.
Disponete
sul fondo di un piatto la salsa di rape e mettete al centro una quenelle di
baccalà. Decorate, se vi piace, con vegetali, legumi ed erbe aromatiche.
*Nella
seconda presentazione ho aggiunto la panna e ho ripassato il composto al
setaccio.
La cottura del baccalà nel latte e la
mantecatura con l'olio sono prescritte dall'Artusi per il suo baccalà
montebianco, che però, come lui stesso osserva, alla fine non risulta bianco ma
giallo, per via dell'olio. L'Artusi raccomanda di servire il baccalà
montebianco freddo, ma io l'ho provato anche tiepido e devo dire che mi è
piaciuto di più.
Per il contest benefico organizzato da Apprendisti Pasticcioni in favore della LILT (vedi a questa pagina) ho ideato questo baccalà rosa. Purtroppo non faccio in tempo a rifare e ri-impiattare tutto nel modo migliore, mancando meno di tre ore alla scadenza, perciò presento questi
due “bozzetti” di qualche giorno fa. Un po’ pasticciati, lo so, ma del resto è
o non è per i “pasticcioni”?
Interessante realizzazione, non conoscevo questo piatto, credo che la tua rivisitazione sia ricca di gusto e sapore, ti ringrazio, un caro saluto.
RispondiEliminaGianni B.