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Visualizzazione dei post da marzo 20, 2016

Africani

Africani o affricani? Eh sì, perché in certi luoghi della Toscana l'Africa si pronuncia l'Affrica e l'africano diventa affricano. A Firenze c'è un cavalcavia che ha proprio la denominazione ufficiale di Affrico (e la strada adiacente si chiama Lungo l'Affrico) e prende il nome da un torrente tributario di destra dell'Arno. Il mito racconta che Africo era un pastore che s'innamorò di Mensola (un altro torrente), ancella di Diana, la quale dea, scoperto il loro amore, li trasformò in corsi d'acqua.  Ma lasciamo stare Firenze, perché queste specialità, gli africani, non sono fiorentine, ma tipiche di altre zone: Mugello, Chianti e Siena. Fanno parte di quei dolcetti che nella campagna toscana le massaie s'ingegnavano a inventare per smaltire le scorte di uova accumulatesi durante la Quaresima. Non solo schiacce di pasqua (vedi qui  la mia ), corollo maremmano, ciaramiglia, panina unta e panina gialla, ciorchiello, torta di riso cararrina o torta