Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Biscotti salati con giuggiole e speck

Paola e Carlo, che qui voglio pubblicamente ringraziare, mi hanno regalato una gran quantità di giuggiole. Sicuramente le userò per biscotti, marmellate, composte e, chissà, forse anche per il brodo di giuggiole. Ovviamente farò assaggiare anche a loro, se non altro per gratitudine. Dato che a Paola non piacciono i biscotti dolci, ho pensato di sperimentare un accostamento dolce-salato. Ecco dunque come sono nati questi biscotti salati con giuggiole e speck. L'esperimento è riuscito. Ho avuto la loro approvazione, nonché quella dei miei colleghi di lavoro che, come altre volte, hanno fatto volentieri da cavie. La ricetta è semplicissima: una pasta brisée con l'aggiunta (facoltativa) di pochissimo lievito, unita a giuggiole e speck tritati. INGREDIENTI per 40 biscotti (diametro circa 4,5 cm) 200 g di farina di grano tenero 00 100 g di burro 50 ml di acqua fredda 1 cucchiaino di lievito istantaneo per torte salate (solo se li volete molto morbidi) 1 cuc

'Pancake' di farina di riso e ceci con funghi pioppini

'Pancake' è tra virgolette perché questo non è un vero pancake. Tanto per cominciare non ci sono uova. Poi non è dolce ma salato. La farina non è di grano, ma di ceci e di riso.  L'ho inventato una domenica mattina per il cosiddetto brunch (cioè un cola-pranzo), perché volevo stare a dieta dopo gli stravizi del sabato. Bella dieta però. Vediamo come si fa questo finto pancake. INGREDIENTI per 1 persona Per i funghi pioppini 125 g di funghi pioppini 1 cucchiaio di vino bianco Mezzo spicchio di aglio 3 rametti di nepitella 1 pizzico di sale Pepe q.b. a vostra scelta Olio e.v.o. q.b. Per il finto pancake  in padella di diametro alla base di 15 cm 25 g di farina di riso (ho usato quella finissima) 25 g di farina di ceci 60 ml di acqua Mezzo cucchiaino di semi di cumino 1 pizzico di sale 1 cucchiaino di olio e.v.o + l'olio per ungere bene la padella 1 cucchiaino di aceto Mezzo cucchiaino di bicarbonato N.B.

Aglione e Pico chèvre al forno

Pregustando gli "Incontri nelle Terre dell’Aglione di Valdichiana", che si svolgeranno nella splendida cornice della  Locanda dell'Amorosa  (Sinalunga, Siena) domani sabato 14 e domenica 15, gustiamoci, almeno con gli occhi, un aglione arrostito al profumo di timo, accompagnato da un caprino francese squagliato. Nel sito  http://www.aglione.it/  trovate il programma del Convegno e della Mostra Mercato con i produttori dell'Aglione di Valdichiana. «Piccoli Borghi e... grandi prodotti»! Dove trovare l’aglione? Per ora quasi unicamente in Val di Chiana. Ne ho già parlato in un post del 24 giugno scorso e in uno del 2 giugno, quando ho pubblicato nel blog la ricetta dei pici all'aglione , che, lo ricordo ancora una volta, in origine non sono pici con tanto aglio, ma pici con un sugo di aglione ( Allium ampeloprasum Holmense ). Visto che l’aglione è molto digeribile, privo dei ben noti ‘effetti collaterali’ dell’aglio, ho pensato di utilizzarlo per una p

Fagioli al fiasco

Fagioli al fiasco o fagioli nel fiasco: più che una ricetta, è un modo di cuocere i fagioli secchi tipicamente toscano. Per questo mi è sembrato giusto parlarne in occasione del tema odierno scelto dal L’Italia nel piatto : i legumi. Il sistema di cuocere i fagioli nel fiasco del vino, ovviamente vuoto e spagliato, è molto antico ed è stato usato in Toscana finché si è continuato a cuocere il pane nei vecchi forni di campagna, oggi piuttosto rari. Una volta cotto il pane, si poteva utilizzare il calore residuo per altri cibi inseriti in adeguati contenitori, di solito in terracotta o in vetro abbastanza spesso come quello del fiasco. Spariti o quasi i forni, l’abitudine si è perpetuata nelle case toscane che avessero un camino e un braciere; brace e cenere creavano una sorta di letto caldo, dove si deponeva il fiasco, inclinato di 45°, in modo che i fagioli cuocessero per molte ore senza bollire eccessivamente, ma solo 'fremendo', con poca acqua, con la sal