Quello che per il bruco è la fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
Un bruco (di panini integrali e insalatina) guarda attonito una farfalla (di fiori di zucchina, irrigiditi e resi croccanti dal parmigiano), posata su un ruvido bozzolo (di noce di cocco, riempito di insalata di cipolline, aringhe e fichi secchi). Buffo, no? Un po' audace? Disarmonico, non equilibrato? Comunque stasera mi sono mangiata tutto in quattro e quattr'otto, affamata dopo giorni faticosissimi, in cui non ho trovato neanche un'ora libera per pensare alla seconda sfida lanciata da cuoco di Fulmine e Ponti: "Tutti da me sabato sera!". Lo so, non ho scuola, non conosco i principi fondamentali dell'alta o bassa cucina, vado a occhio, a gusto, come del resto vado a orecchio per la musica. L'unica cosa che non mi manca, credo, è la fantasia. E questo conta molto, non tanto per cucinare, forse, quanto per vivere e sopravvivere. In questo caso la fantasia mi ha aiutato a risol…