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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Giuggiole, caprino e menta

Alla fine di ogni anno è piuttosto comune sentir dire che sta per concludersi un  annus horribilis  ed è altrettanto comune augurare e sperare che il prossimo sarà migliore. A chi della felicità non ha visto neanche l'ombra, a chi non ha avuto in sorte neanche un goccio di ‘brodo di giuggiole’, voglio dedicare questo stuzzichino a base di giuggiole.  Si sono conservate in tutta la loro freschezza fino a Natale in un sacchetto sottovuoto che ho avuto in regalo a novembre da Carlo e Paola ( vedi qui ). Ho preparato a casa di Simonella, la mia sorella maggiore, questo stuzzichino che mia nipote Lorenza ha proposto di accompagnare con un Negroni. Mi ha dato anche una spiegazione organolettica e sensoriale di questo accostamento, ma potrei riferirla con qualche imprecisione, per cui preferisco passare oltre. Ho  lavato, asciugato e snocciolato con l’apposito attrezzo le   giuggiole (4 o 5 a persona). Le ho riempite con pezzetti di un formaggio caprino stagionato prodott

Petto d'anatra con mostarda di cotogne

Per arrostire in padella i petti d’anatra (mezzo a persona) lasciandoli rosa all’interno, procedere così: praticare dei tagli in diagonale a reticolo sulla pelle dei petti, sfregarli con sale e pepe e metterli a fuoco forte in una padella già calda, appoggiandoli dalla parte della pelle. Lasciarli cuocere per circa 7 minuti e mezzo finché la pelle è croccante. Togliere il grasso dal fondo della padella, lasciandola solo leggermente unta, e rosolare i petti per altri 7 minuti e mezzo dalla parte opposta. Tagliare i petti a fettine oblique (vedi foto) e disporle in un piatto di servizio insieme a mostarda di cotogne e piccole foglie di bieta rossa e di rapa o ravanello . A parte, potete servire una purea di rapa. La mostarda di cotogne è tipica di Mantova. Andrebbe preparata e messa nei vasetti almeno un mese prima. Io ne ho fatta una versione agrodolce, perciò non posso chiamarla mantovana. Ecco il procedimento. Per 4 persone occorre circa un vasetto di most

Scorzette d'arancia semi-candite

Queste scorzette d'arancia semi-candite sono ben diverse dalle scorzette glassate di cui ho dato la ricetta cinque anni fa (vedi qui ). 1° giorno: si stacca la scorza delle arance (biologiche e con buccia carnosa) togliendo la calotta e la base e praticando qualche taglio verticale. Si taglia la scorza a listarelle, che si tengono a bagno nell' acqua per un giorno intero. 2° giorno: si scolano e si portano a ebollizione (per 5 minuti) tre volte in acqua nuova ogni volta. Si lasciano a bagno nella loro acqua per una notte. 3° giorno: si scolano, si asciugano e si pesano. Si fa sciogliere su fuoco moderato lo  zucchero  semolato (uguale peso delle scorzette) in  acqua (uguale peso). Vi si immergono le scorzette che si fanno bollire 10 minuti. Si lasciano riposare un notte. 4° giorno: si fanno ribollire nel loro sciroppo 10 minuti. Si tolgono ad una ad una dallo sciroppo e si depongono su carta forno, dove si fanno asciugare 24 ore. 5° giorno: si ro

Confettura o marmellata di giuggiole

Una volta si diceva che la confettura è fatta con la frutta lasciata a pezzi, invece la marmellata con la frutta passata. Poi il DPR 8 giugno 1982, n. 401, facendo seguito a una direttiva europea, ha sancito una differenza... diversa: marmellata è un prodotto fatto con gli agrumi, confettura è un prodotto fatto con gli altri tipi di frutta. Solo un commento: forse chi ha fatto questo decreto, da piccolo non ha mai rubato la marmellata o comunque non conosce la canzone "Chi ha rubato la marmellata". Questa con le giuggiole si sarebbe chiamata marmellata, prima del 1982, perché le giuggiole vengono passate. Le dosi sono quelle del sito Brodo di giuggiole , che ritengo affidabili, visto anche il risultato. Però io ho passato la marmellata col passaverdura. Le giuggiole sono quelle che ho avuto in regalo da Paola e Carlo come ho già detto in occasione dei biscotti alle giuggiole, sia quelli dolci che quelli salati . Mi dispiace che ormai siamo fuori stagione, ma,

Coppa sabauda. Di nuovo!

Coppa sabauda di nuovo, perché mi ha stregato e perché ho le scorze d'arancia semi-candite appena fatte da provare. Seguirà presto la ricetta delle scorze. La ricetta della coppa sabauda invece è qui . Aggiornamento del 27 dicembre. Ecco la ricetta delle scorzette semi-candite: http://acquacottaf.blogspot.it/2017/12/scorzette-darancia-candite.html

Coppa sabauda: il Piemonte va in Toscana

Il gruppo di noi blogger del l’Italia nel piatto , che finalmente è composto da tutte e 20 le rappresentanti regionali, ha deciso che ogni tanto potremo fare delle sostituzioni, nel caso che una di noi sia impossibilitata a partecipare all’uscita del 2 del mese. Questa volta, per il tema “Natale, doni di gusto” , la blogger del Piemonte, Marianna con il suo blog “Fior di pistacchio” , non può partecipare, perciò il Piemonte... va in Toscana, cioè sarò io, rappresentante di questa regione, a ospitare il Piemonte facendo una ricetta piemontese. Ovviamente oggi esce anche la mia ricetta per la Toscana, la cassata fiorentina . Ma ‘che ci azzecca’ il Piemonte con la Toscana? Ci azzecca, ci azzecca. Il perché lo vedremo dopo. Per prima cosa, vediamo la ricetta di un dessert che potremmo definire ‘risorgimentale’, la coppa sabauda , detta anche coppa di seirass, perché l’ingrediente principale è una sorta di ricotta piemontese chiamata seirass (= siero). Esistono numerose varianti de

Cassata fiorentina

Credevo che a Firenze non fosse mai esistito un dolce tipico del Natale (a parte il Pane di Natale  che feci l'anno scorso, che però è chiantigiano). Sbagliavo. In realtà per molti anni è esistito. È la cassata fiorentina, che non ha nulla a che fare con quella siciliana. Una spessa copertura di cioccolato fondente riveste 5 strati: cialda di wafer, pasta di nocciola, cialda di wafer, ancora pasta di nocciola e cialda di wafer. Questo è il dolce che ho scelto per il tema del mese del l'Italia nel piatto , un gruppo che finalmente è riuscito ad avere rappresentanti di tutte le regioni italiane. Siamo finalmente 20! Oggi, però, ho sostituito Marianna di " Fior di pistacchio " per il Piemonte, perciò, contemporaneamente a questo post, esce anche la mia Coppa sabauda . Il tema è natalizio, esattamente "Natale, doni di gusto". Per doni intendiamo sia ciò che può essere confezionato e donato, sia ciò che può essere messo in tavola per deliziare la vis