Zuccotto si chiamava l’elmo con la tesa che
copriva fronte e collo (vedi qui). Dalla sua forma tondeggiante prese il nome
questo semifreddo, che, probabilmente, è da annoverare fra i primi semifreddi
della storia.
Non sappiamo se al tempo di Caterina de’ Medici si
chiamasse già così; ma si dice che sia stata lei a portare in Francia, alla
corte del marito Enrico II, i cosiddetti sorbetti (dal turco serbet = bevanda,
perciò bevanda fredda), che pare non fossero altro che semifreddi, cioè ricotte
e creme gelate, non ghiacciate, perché ovviamente nel ’500 i frigoriferi
non c’erano e, con il sistema allora escogitato, non si riusciva ad arrivare
alla temperatura necessaria per ottenere un vero e proprio gelato. Il sistema
era la neve e, quando era possibile, il ghiaccio, che venivano conservati in
profonde buche scavate nelle cantine; i sorbetti si preparavano mescolando
creme di latte, frutta e liquore con la neve o con il ghiaccio tritato.
Dopo la scoperta che il sale misto a ghiaccio
abbassava la temperatura sotto zero, tutto fu più semplice: fu inventata la
sorbettiera e i gelati del fiorentino Procopio Coltelli, che nel 1660 aprì a
Parigi il famoso Café Procope, divennero famosi in tutta la Francia.
Lo zuccotto, dunque, sia per la sua forma a elmetto,
sia per il fatto che non è un gelato ma un semifreddo, ha tutta l’aria di essere
stato in origine un sorbetto cinquecentesco. Purtroppo oggi si trova in bella
mostra nelle pasticcerie o nei congelatori dei supermercati con un aspetto del
tutto diverso: duro come un sasso e ripieno di gelato.
Finalmente ho deciso di
farlo seguendo la ricetta originaria; ho fatto solo una piccola aggiunta, mandorle e pistacchi, che, devo dire, ci stanno molto bene.
INGREDIENTI per 6/8 persone (nella foto è per 4/6)
Pan di Spagna: 300 g (fatto secondo la ricetta di Luca Montersino, vedi qui)
Panna: 500 g
Cioccolato fondente: 100 g
Arancia e cedro canditi: 50 g
Mandorle non spellate e pistacchi: 50 g
Zucchero semolato: 80 g
Zucchero a velo: 50 g
Burro: 25 g
Cognac: 1 bicchierino
Liquore dolce o Vin santo: 2 bicchierini
Cacao amaro: 1 cucchiaio colmo
PREPARAZIONE
PREPARAZIONE
1.
In un tegamino
mettere burro, zucchero, 3 cucchiai d’acqua e cacao; cuocere per 5 minuti.
2.
Montare la
panna con lo zucchero a velo.
3.
Mescolarne un
terzo al composto di cacao e unirvi mandorle e pistacchi tritati.
4.
Aggiungere al
resto della panna montata i canditi a pezzetti e il cioccolato tritato.
5.
Tagliare il
Pan di Spagna in verticale, ottenendo delle fette sottili rettangolari.
Ricavarne
anche un cerchietto da mettere al centro di uno stampo per zuccotti da circa l
1,5. Con le fette rivestire le pareti dello stampo. Occorrerà anche qualche 'cuneo' triangolare.
6.
Spennellare
leggermente le fette con un miscuglio dei tre liquori.
7.
Versare nello
stampo il composto di cioccolato, poi quello di panna e coprire con uno strato
di mandorle e pistacchi tritati.
Pressare bene e mettere in freezer per non più di 5 ore. Se non si serve subito, va tolto dal freezer mezz’ora prima, in modo che si possa capovolgere con facilità (basta un colpo secco!) e tagliare a fette senza incontrare troppa resistenza.
Con questa ricetta partecipo al contest del L'Italia nel piatto, che ha come premio l'entrata ufficiale nel gruppo in rappresentanza della regione di appartenenza, nel mio caso la Toscana.
be a me sembra ti sia venuto benissimo, complimenti!
RispondiEliminaLascia pure raffreddare bene in freezer sarebbe un peccato toglierlo prima per la foto... brava brava brava!!! Grazie di aver partecipato!
Grazie per il commento, Elena. Ieri sera, quando l'ho finito di fare, erano le 6. Dopo un'ora di freezer (quando ho fatto la foto), non era ancora abbastanza solidificato. Vedo se riesco a fare oggi una foto dell'interno, tanto la scadenza del concorso è stata rimandata di un mese.
RispondiEliminaAzzz...che buono e super spettacolare, complimenti...
RispondiEliminaGrazie, Veeup!
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