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giugno, Festa della Repubblica italiana. Ecco perché oggi il gruppo L’Italia nel piatto esce in contemporanea con piatti patriottici. Ma per me c’è un altro
motivo per festeggiare questa data: è il compleanno di mia madre, una madre
poco patriottica per la verità, ma ‘repubblicana’ sì. E come non poteva
esserlo? Lei che esattamente il 2 giugno 1946, data di nascita della repubblica
e di fine della monarchia, compiva 23 anni, lei che per la prima volta andò al
voto proprio quel giorno, per il referendum istituzionale, in un clima ancora euforico per l'arrivo degli americani, la fine della guerra, la tanto agognata liberazione e, finalmente, il suffragio universale, cioè il diritto di voto anche alle donne. È con una punta d'emozione che oggi, a distanza di 69 anni, ha potuto riascoltare l'annuncio della vittoria della repubblica che dette la radio qualche giorno dopo.
Le ho chiesto se mi suggeriva un piatto toscano con particolari legami patriottici: niente da fare. Nei suoi ricordi ante-, durante e dopoguerra, esistono solo piatti semplicissimi, tutti tesi a non sprecare niente, a recuperare ogni ‘rimasuglio’ dell’orto e ogni ‘briciola’ della madia. E allora, ho pensato: perché non fare una panzanella? Il verde di basilico e cetriolo, il bianco di pane e cipolla, il rosso del pomodoro: basta questo ed è subito tricolore.
Le ho chiesto se mi suggeriva un piatto toscano con particolari legami patriottici: niente da fare. Nei suoi ricordi ante-, durante e dopoguerra, esistono solo piatti semplicissimi, tutti tesi a non sprecare niente, a recuperare ogni ‘rimasuglio’ dell’orto e ogni ‘briciola’ della madia. E allora, ho pensato: perché non fare una panzanella? Il verde di basilico e cetriolo, il bianco di pane e cipolla, il rosso del pomodoro: basta questo ed è subito tricolore.
Ho già
avuto occasione di parlare della panzanella toscana in un post dell’anno scorso (Cetriolo farcito di tzatziki e panzanella)
e di quanto sia poco attendibile la notizia che la più antica ricetta sia
quella di cui parla nel ’500 il Bronzino nel poemetto in cui tesse le lodi
della cipolla, notizia riportata da libri di cucina, siti e blog vari, ma destituita da ogni fondamento, almeno a per mio. A parte il fatto che mancano i pomodori, non essendo ancora
entrati in uso nella cucina, c'è un’altra lacuna non da poco: in quei versi la panzanella non viene neppure nominata; si parla semplicemente di un'insalata, non c'è neppure il pane.
Bisogna
arrivare all’Ottocento per trovare citata la panzanella: sappiamo che nel
1865 una panzanella fu servita nel castello di Brolio, nel Chianti, dallo
statista Bettino Ricasoli al re Vittorio Emanuele II, che era giunto da
Firenze, da poco divenuta la nuova capitale d’Italia, per una partita di
caccia.
Era
sicuramente una preparazione ‘povera’, in uso nelle campagne e probabilmente ancora
non era entrato a farne parte il pomodoro. Grazie a una rapida ricerca in
Google Libri, sono venuta a sapere che nel 1884 in Maremma «il vitto che
ordinariamente ricevono i mietitori del frumento, consiste nella così detta
panzanella, cioè: pane, aceto, sale, cipolla ed acqua bollente, tutto misto ed
insieme intriso». Così si legge negli Atti
della Giunta per la inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola e così si prosegue: «questo vitto poco
omogeneo e grossolano è stato osservato che contribuisce assai poco a fare
affezionare il lavorante al lavoro ed al suo proprietario».
Lo
credo bene: niente pomodori, niente basilico, niente cetriolo; con quell’acqua
calda doveva essere una sorta di pappa. Ormai invece è entrata nell’uso
fiorentino una panzanella dove le briciole di pane devono essere sì bagnate ma
ben separate, e dove pomodoro, basilico, cipolla e aceto sono d’obbligo. Il
cetriolo è accettato, ma da qualcuno non molto volentieri; nel senese, invece, è
sostituito dal sedano, foglie tenere comprese.
400 g
di pane toscano vecchio di qualche giorno (preferibilmente a lievitazione
naturale, cotto a legna)
400 g
di pomodori maturi (preferibilmente costoluto fiorentino)
1/2
cipolla rossa (di Certaldo o Tropea)
1
mazzetto di basilico (almeno 16 foglie)
1
cetriolo
3
cucchiai di aceto di vino bianco
Olio
e.v.o. q.b.
Sale
q.b.
PREPARAZIONE
Affettare il pane e mettere le
fette a bagno in 800 ml di acqua con due cucchiai di aceto.
In una ciotola riunire i pomodori tagliati
a spicchietti, la cipolla affettata sottilmente, il cetriolo privato solo in
parte della scorza e tagliato a fettine, le foglie di basilico spezzettate a
mano. Condire con una vinaigrette fatta con 1 cucchiaio di aceto, sale e olio.
E le altre regioni? Vediamo il loro piatti patriottici.
Trentino-Alto Adige: Canederli al pomodoro
Friuli-Venezia Giulia:
Oca alla friulana
Lombardia: Risotto tricolore
Piemonte: Bicerin
Liguria: Garibaldin mainà
Emilia Romagna: Garganelli tricolori per L'Italia nel piatto http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2015/06/garganelli-tricolori-per-litalia-nel.html
Lazio: Ponce
Toscana: Panzanella
Abruzzo: Spaghetti Tricolore
Molise: Scamorza alla pizzaiola
Umbria: Gnocchi verdi con spinaci e ricotta
Basilicata: Bucatini alla maratiota
Campania: Caprese
Puglia: A Bandir (La Bandiera)
Calabria: Pastasciutta del brigante
questa la conosco, molto simile alla nostra, bellissima presentazione del piatto, molto Tricolore
RispondiEliminaTi confesso che è tra i miei piatti preferiti!!! Bravissima a riproporla, grande Giovy. Un abbraccio e...a tutto tricolore!!
RispondiEliminaQuesto è un piatto che amo alla follia, cara Giovanna e quando trovo il pane toscano me la preparo sempre! Un abbraccio
RispondiEliminaQuesto è un piatto che amo alla follia, cara Giovanna e quando trovo il pane toscano me la preparo sempre! Un abbraccio
RispondiEliminaMa che piatto meraviglioso!!!! Sprigiona patriottismo da tutti i pori!!! :-) Complimenti, stupendo!!!
RispondiEliminaMa che piatto meraviglioso!!!! Sprigiona patriottismo da tutti i pori!!! :-) Complimenti, stupendo!!!
RispondiEliminaCosa c'è di meglio di una buona ricetta? Una buona ricetta con tanta buona storia come contorno!
RispondiEliminaCome non adorare la panzanella, uno dei piatti più deliziosamente estivi che mi vengano in mente?! E questa versione tricolore è ancora più invitante!!
RispondiEliminaUn piatto molto appetitoso nella sua semplicità e un post molto interessante. Come d'altronde tutti i tuoi post.
RispondiEliminaBuonissima la panzanella e bellissima nella tua veste tricolore!
RispondiEliminaChe piatto meraviglioso !!
RispondiEliminaOgni volta che leggo un post sulla panzanella mi viene in mente la lite con un amico romano che sosteneva fosse ricetta laziale....argh: quanto mi arrabbiai! Complimenti cri
RispondiEliminaPasso oggi, oramai quasi sulla fanfara dei bersaglieri, ma nonostante il ritardo, non posso che apprezzare questo post e questo piatto!
RispondiEliminaLoredana