Il
dolce-forte è un tipo di intingolo che tradizionalmente viene usato in Toscana
per il cinghiale, la lepre e la lingua (Artusi docet...); non è raro però trovarlo per il
coniglio. L’uso dev’essere nato in campagna quando non era stagione di caccia o
quando non c’era abbastanza tempo a disposizione per le lunghe cotture, nel
periodo in cui aumentava il lavoro nei campi e anche tutte le donne di casa
dovevano partecipare. Così anche un semplice coniglio, cucinato con ingredienti
oculatamente scelti, poteva bastare per elargire al palato il piacere che
proviene dall’intero quartetto dei gusti, il dolce, l’amaro, il salato, l’acido
(cioè il ‘forte’).
L’origine
è probabilmente da far risalire al Rinascimento, quando si usava abbinare il
dolce al salato. Volendo seguire la tradizione più antica, dovremmo unire a
metà cottura panforte e cavallucci tritati, oltre ai consueti pinoli, uvetta,
aceto e al meno comune cioccolato, che ovviamente si potè inserire nel
dolce-forte solo dopo l’arrivo dalle Americhe. Se invece vogliamo mantenere i
sapori più decisi e quasi distinti, si prepara a parte il dolce-forte e si
aggiunge a fine cottura.
Io uso mettere anche i fiori di erba cipollina, ovviamente non cotti.
INGREDIENTI
per 4 persone
Un
coniglio da circa 1200 g
1
bicchiere di aceto (per il lavare il coniglio)
2
bicchieri di vino rosso
1
cipolla e mezza
2
chiodi di garofano
4
gambi di prezzemolo
1
foglia di alloro
4
grani di pepe
Farina
q.b.
1
tazza di brodo
Sale
e pepe q.b.
Olio
e.v.o. q.b.
2
cucchiai di zucchero
Mezzo
bicchiere di aceto di vino rosso
Un
pugno di uvetta sultanina
Un
pugno di pinoli
30
g di cioccolato fondente
PREPARAZIONE
Tagliare
il coniglio a pezzi, lavarlo con l’aceto, risciacquarlo, asciugarlo e disporlo
in una ciotola.
Mettere
in un pentolino il vino rosso, mezza cipolla tritata, i chiodi di garofano, i
gambi di prezzemolo, l’alloro e i grani di pepe. Portare a ebollizione questa
marinata e, quando sarà tiepida, versarla sul coniglio.
Dopo
circa 3 ore di marinatura, rosolare la cipolla tritata con l’olio in una casseruola e unirvi il coniglio
estratto dalla marinata, asciugato e infarinato.
Portarlo
a cottura aggiungendo dapprima, a poco a poco, la marinata passata da un
colino, poi, dopo averlo condito con sale e pepe, unendo il brodo fino a
ricoprirlo. Ultimata la cottura, toglierlo dalla casseruola.
In
un pentolino preparare il dolce-forte.
Far fondere lo zucchero, unire il mezzo
bicchiere d’aceto, l’uvetta sultanina lavata, i pinoli e il cioccolato fondente a pezzetti. Travasare il tutto nella casseruola e, quando
il cioccolato sarà fuso, unire i pezzi di coniglio e far bollire per qualche
minuto.
Con questa ricetta partecipo al contest del L'Italia nel piatto, che ha come premio l'entrata ufficiale nel gruppo in rappresentanza della regione di appartenenza, nel mio caso la Toscana.
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