INGREDIENTI per 4 persone
Ceci secchi: 200 g
Zampetto di vitello: 1
Uova: 2
Cipollotti rossi: 2
Foglie di alloro: 2
Curcuma in polvere: 2 cucchiaini
Olio e.v.o.: 4 cucchiai
Sale q.b.
Sale q.b.
Fiori di erba cipollina
PREPARAZIONE
Mettere i ceci a bagno in acqua fredda e lasciarveli per almeno 12 ore (anche fino a 24).
Lavare lo zampetto e scottarlo 15 minuti in acqua bollente, togliendo via via la schiuma che si forma. Sgocciolarlo e asciugarlo.
Massaggiarlo con sale e curcuma e rosolarlo in una profonda casseruola con i cipollotti tagliati a metà e l'alloro.
Unire i ceci, coprire di acqua, portare a bollore e proseguire per 3 ore la cottura al minimo, aggiungendo eventualmente acqua e sale, soprattutto se si vorrà ottenere una minestra da accompagnare con riso, pane o cous cous.
Estrarre lo zampetto, disossarlo, farlo a listerelle e rimetterlo a scaldare con i ceci.
Lessare le uova per 7 minuti, sgusciarle, tritarle e cospargerle su ceci e zampetto o lasciare i tuorli tagliati solo a metà, come nella foto.
Ultimare con un pizzico di curcuma.
I fiori di erba cipollina sono una variante personale che, devo dire, ci sta benissimo e "sgrassa" questa minestra; minestra che può diventare un secondo piatto se si fa ritirare l'acqua di cottura: infatti il grasso dello zampetto e i cipollotti disfatti creano una salsa cremosa, densa al punto giusto.
La zuppa di zampetto, diffusa in tutto il Medioriente, nei Balcani, nel Caucaso, nell'Asia centrale, in Spagna e Portogallo, accomuna musulmani, ebrei e ortodossi, cambiando nome e arricchendosi di ingredienti, ma il procedimento di base rimane lo stesso. In Egitto si fa anche con lo zampetto d'agnello, si accompagna con il tipico pane (aysh) e prende il nome di fattah.
A me ricorda incredibilmente il profumo che sentivo provenire dalle finestre di un villaggio egiziano all'ora del tramonto, quando il sole incendiava di un rosso indescrivibile il Nilo e il cielo: ed è un tuffo al cuore.
Aggiornamento del 22 maggio 2014
Aggiornamento del 22 maggio 2014
Ormai è ufficiale: dal Nilo all'Arno. Ebbene sì, con questa ricetta parteciperò a "Visti da dentro": «nell'insolita location della Spiaggia sull'Arno, in Piazza Poggi di fronte alla torre San Niccolò, Vetrina Toscana e Confesercenti Firenze, con la regia di Leonardo Romanelli, presentano due giorni di cooking show in cui alcuni chef della rete di Vetrina Toscana si esibiranno nella creazione di piatti a base di frattaglie… Non mancheranno i piatti della tradizione eseguiti dagli amatori, da riproporre nella propria cucina...».
Ed io, che sono fra gli amatori, riuscirò a 'esibirmi' sabato alle 18? Speriamo!
Gusto e tradizione in questo piatto, ottimo.
RispondiEliminasarebbe da assaggiare ;)
RispondiEliminaCiao Enrica - Vado...in CUCINA , hai visto l'aggiornamento? Potrebbe essere un'occasione per assaggiare.
RispondiEliminaGrazie, Lorenzo.
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